Duca & Duchessa on the road: part two (ovvero, l’arte del morso della scimmia ed il Duca rabbioso)

Pigro. Lo so. Nei 4 giorni di mare a Samui potevo connettermi e buttar giù due righe sulle evoluzioni del tour. Invece no. Xè “sprecare” due ore di ferie strameritate di sole, quando si possono usare quelle lavorative ed ipo-pagate (xè lo stipendio lavorativo di “stra” ha ben poco, al massimo, citando un vecchio collega, uno stra-minchia)???

Ebbene, il tour è continuato alla volta di Chiang Mai, per visitare la città vecchia (quattro murazzi che da noi non verrebbero manco considerati) ed il fantastico Dohi Suthep, il tempio incima alla collina. Molto bello, soprattutto rispetto alla pietrazze di Ayuttahia, Pitsanoluke e Sukkothai, ma la vera svolta della visita è la benedizione dal monaco buddhista presa da Duca e Duchessa con tanto di braccialetto in corda quale buon auspicio per il resto della vacanza…. Il seguito della storia, vi farà capire QUALE fortuna possa portare….

La giornata più bella, e più caratteristica, dell’intero tour parte da Chiang Mai la mattina presto. Visita ad un vivavio di Oechidee (molto bello) ed a seguire tour di un’ora sugli elefanti nella foresta. Giro di per sè assolutamente turistico, ma muoversi su un pachiderma che supera la tonnellata ha un suo certo fascino!!! Se poi aggiungiamo che il giro avviene su una piazzoletta in groppa all’elefante, con una cordina come “cintura di sicurezza”, e la Duchessa si ritrova quasi a volare fuori alla prima discesa (decisamente ripida scelta da quel cornuto di “guidatore”) e si viene investiti da un “MAVAFFANCULO TE ED IL TUO GIRO SUGLI ELEFANTI!!!!! UN’ORA CI DOBBIAMO STARE MA A ME SONO BASTATI DUE MINUTI!!!! FATEMI SCENDERE!!!!”…. beh, NON HA PREZZO!!! E poi, che ridere, almeno noi eravamo in groppa ad un femminuccia, molto docile, xè le coppie che si sono beccati i maschietti sono in balia dei pachidermi!!! Se lui vuole mangiare, mangia. Se lui vuole fermarsi, si ferma. Se lui vuole correre, corre!!! Vi lascio immaginare quando siamo stati superati da un elefanti al trotto, con la faccia della tipa che era tutto un programma ed il tipo che ci urla “fa quel cazzo che vuole!!!!!”…. siamo esplosi a ridere e a benedire il gentil sesso elefantino!!!!

Pranzo e viaggio sul fiume Maekok, con arrivo in un ridente paesino di 4 casupole. E qui, signore e signori, il Duca entra nella storia dei tour operator e si dona al pubblico ludribio di amici e parenti!!!! Giungiamo ad un chioschetto, la cui caratteristica è quella di avere una scimmmietta “che odia le femmine, ma è bravvisima con gli uomini” dice Miii, la nostra guida thailandese. Perfetto, Duchessa lontana con macchina fotografica e Duca che prende in braccio la scimmietta. La quale docile docile mi gira intorno, fa i suoi comodi, fin quando la prendo fra le braccia e mi addenta (con molto tatto, visto che ero un uomo) il polso sinistro. “STICAZZI!!!!”, gli avrei tirato un calcio nel culo alla stronzetta, peccato che l’avrei fatta solo arrotolare all’albero a cui era legata e non l’avrei scagliata a 20 metri (xè la stronzetta sarà pesata 4 chiletti…). Taglietto disifentatto al volo con liquido incediario del chiosco (probabilemnte molto più pericoloso della bocca della scimmia…).
E via, con la paura dell’infezione da Rabbia, verso le tribù birmane delle donne giraffa, incantevoli per bellezza e fascino, ma tremendamente tristi nel loro esporsi come animali allo zoo per vendere le merci dei loro birocetti. Facciamo giusto due foto con le donnine, compriamo le loro foto x dagli qualche spicciolo e distribuiamo ai bambini i dolcetti precedentemente acquistati al chioschetto della stronzetta.

Sulla strada del ritorno a Chiang Rai, chiedo alla guida Miii di essere portato all’ospedale per farmi fare le cure del caso (vedi vaccinazione da rabbia et similia). Peccato che l’improbabile guida ci porta in una clinica cittadina indigena… Vi lascio immaginare: studio ad angolo di incrocio squallido, pareti esterne inesistenti, pareti interne scrostate e mezze diroccate, pulizia degna di un cesso del Meazza e poi…

… LUI, il dottore, sembrava uscito direttamente da “Grosso guaio a China town”, avete presente il cinesino pazzo??? Guida e dottore si mettono a confabulare, dopo 3 minuti di totale ignoranza idiomatica, mi viene presentata un’iniezione da fare. “Col cazzo!!!” primo pensiero che mi scorre per la testa, la Duchessa, con il suo tatto delle situazioni complicate, prende in mano la situazione e “QUALCUNO SI DECIDE A PARLARE UNA LINGUA CHE CAPIAMO???!!!!”, con tanto di lampi dagli occhi stile Cyclope degli Xmen!!!!! Grande Duchessa!!! Ci rifiutiamo di qualunque cura dal dottore unto e bisunto, ci dirgiamo all’hotel e contatto la Europ Assistance. Grande giocata: molto professionali e veloci, mi trovano un contatto a Bangokok che mi organizza l’appuntamento all’ospedale di Chiang Rai ed il successivo richiamo a Koh Samui!!! Risultato: antirabbica con altri 4 richiami sucessivi, antitetanica con altri 2 richiami successivi, ciclo antibiotico completo, antifiammatori 3 volte al dì ed eventuale paracetamolo per febbre…

Ed ecco spiegata la storia del morso della scimmia e la rabbia. Lascio all’immmaginazione le volte che ho ripetuto la storia del morso (alle guide, agli altri turisti, all’assicurazione, agli amici, ai colleghi) e le prese di culo annesse. Almeno quest’articolo mi libererà dal racconto ed aumenterà il carico delle prese x il culo…

E prima che scriviate il solito commento del cazzo: LA SCIMMIETTA E’ ANCORA VIVA, nonostante il morso.

Ve saludi, e chissà se avrò voglia di scrivere la parte tre….