2007
Speriamo che sia vero….
…e che x una volta tanto funzioni, senza che nessuno ci mangi sopra!!!!
Lo sapete, sono allergico alla politica su questo blog, e spero che l’annuncio a cui vi rimando non abbia niente di politco (vana speranza), xè vorrebbe dire che una volta tanto, ci sarebbe qcosa di utile x noi cittadini!!!
Purtroppo, non sono stato in grado di recuperare il link ad un articolo su un centro commerciale completamente ricoperto di pannelli solari, in grado di garantire la quasi autosufficienza energetica!!! Sembra che qcosa si stia muovendo, anche grazie a gente come il Conte, che fa del solare la propria bandiera!!!!
Ma xè non fare una bella legge, che aiuti ed obblighi i grandi centri commerciali ad installazioni di pannelli per l’abbattimento delle richieste energetiche? Non sarà un granchè, ma un bel passo nella direzione giusta!
L’intelligenza ed il rispetto ambientale non hanno bandiere.
grande duca sei dei verdi?
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sono io quello sopra
Da quello che so i pannelli solari:
1- sono inefficienti nel senso che se con un ciclo vita atteso di 7 anni ti danno 80 di energia, la loro realizzazione iniziale e manutenzione consuma 100 di energia e quindi non genera beneficio utilizzarli
2- sono superati: nel frattempo sono stati fatti nuovi prototipi di pannelli solari all’antocianina (quindi ad esempio fatti con i mirtilli) superati a loro volta da pannelli a pigmento organico derivati da molecole sintetizzate.
Ma su tutto ciò il Conte ci saprà meglio spiegare…
sostanzialmente… sarai anche Campione d’Europa, ma resti sempre ‘gnurant!
Duca, lei è sempre troppo buono con me. La bandiera del solare dovrà sventolare presto su molti tetti, non solo quelli dei centri commerciali, se vogliamo salvare il nostro bel pianeta. Avete visto An inconvenient truth? Al di là della propaganda politica, i dati che emergono da quel documentario fanno venire i brividi: il riscaldamento del pianeta è opera dell’uomo, inequivocabilmente. E’ finito il tempo delle pensate: qui bisogna pannellare a tutto spiano e cominciare ad economizzare. A proposito!!! La volete spegnere quella c…o di luce nel cesso!?!?
)))
PS: A proposito di pannelli, non so se lo sai, ma io sono sceso in campo…
ciao, il solare per scaldare l’acqua per uso sanitario ed aiutare la caldaia classica a portare l’acqua dei caloriferi in temperatura è ormai una tecnologia matura per un largo utilizzo. Se poi hai la caldaia a condensazione ed il riscoldamento a pannelli meglio ancora: non serve che l’acqua arrivi a 80 gradi per scaldare casa. La cosa scandalosa è che delle decine di migliaia degli edifici costruiti durante questi anni di boom edilizio praticamente nessuno ha impianti solari. E, come si sa, realizzarli dopo è logisticamente scomodo e pure costoso (demolire e ricostruire per niente). Per quanto riguarda l’efficienza non mi farei troppe pippe mentali: ci muoviamo ancora tutti su stufette con le route attaccate, sempre più pesanti poi….
Io comunque ci sto pensando. Consiglio a tutti di visitare l’anno prossimo (primavera) il SolarExpo: bella fiera sul solare e la geotermia (gran figata di idea)
Ciao a tutti, riemergo dopo una settimana pesante di lavoro. Mi è rimasto in sospeso il discorso sui pannelli e volevo anche dare una risposta a Sergio che avanzava qualche dubbio sull’argomento.
Anzitutto, mi risulta che i pannelli fotovoltaici (quelli che producono energia elettrica) dopo 2-3 anni di entrata in esercizio producono in media tutta l’energia che si è resa necessaria per costruirli, contando tutto, dall’estrazione del silicio fino alla loro distribuzione sugli scaffali dei negozi (lo dicono gli studiosi del CNR, come potete facilmente verificare da una ricerca su internet). Dopo di che producono solo energia pulita, senza inquinare, per almeno altri 22 anni (sono garantiti dai produttori per 25 anni, nel senso che al 25-esimo anno devono da specifica erogare almeno l’80% della potenza di targa che si poteva misurare il primo giorno). Con gli idrocarburi (petrolio, gas) si inquina dal primo zero e in modo drammatico. Con il nucleare non si producono gas serra in modo diretto (ma se ci pensate indirettamente sì), ma tante nelle scorie che è costosissimo smaltire, tant’è che senza aiuti di stato, sarebbe un settore fallimentare.
Insomma, se è vero che i pannelli solari non sono ad impatto zero, il confronto con le non-rinnovabili in termini di rapporto costi-benefici ambientali non si pone neppure.
Quella fotovoltaico è una tecnologia molto matura dove purtroppo non c’è stato un gran progresso (anche se forse è bene ricordare che i satelliti che gravitano in orbita e che fanno funzionare il mondo progredito del terzo millennio sono alimentati guarda caso con pannelli solari… Quando si scelgono bene i materiali così inefficienti si vede che non sono). Tuttavia, qualcosa si sta muovendo. All’orizzonte si affacciano pannelli fotovoltaici basati su polimeri fotosensibili, dei veri e propri semdiconduttori di plastica. Ancora più interessanti e promettenti sono le ricerche di alcuni scienziati Canadesi in ambito nanotecnologico: sembra che stiano studiando semiconduttori dalle caratteristiche strepitose (l’infinitamente piccolo amplifica infinitamente certi effetti studiati sinora solo a livello "macro"). E poi ci sono gli studi cui faceva cenno Sergio: le dye-sensittized solar cells, cioè pannelli che addirittura sfruttano materiali organici, molto comuni in natura e poco costosi. In rete ho trovato persino un link che invita a costruire la propria cella fotovoltaica a base di macedonia di frutti di bosco. Ve lo giro, perchè è davvero curioso: http://www.solideas.com/solrcell/english.html
Per tutti quelli che stessero invece pensando al pannello tradizionale, ricordo che nonostante i costi degli impianti siano piuttosto alti, dal 19 Febbraio 2007 è attivo il Nuovo Conto Energia, cioè una forma di incentivi statali davvero interessante che sta facendo letteralmente decollare il mercato ed esplodere la domanda.
Se avete bisogno di maggiori informazioni, il Conte sarà lieto di fornirvele. Buon sole a tutti!!!