Questioni olfattive…

Avere in ufficio degli aruspici non è mica cosa da poco. Sono una setta, che si allarga sempre di più. E non scadono mai nella scelta dei nuovi adepti, li scelgono sempre di alta scuola.

Te ne accorgi sempre, quando sei lì, x il corridoio, con un bisogno impellente di andare in bagno. Apri la porta, timoroso, con quella speranza recondita di essere accolto da una neutralità di odori… ed invece, come un pugno sul naso, senti quell’odore lì, di capretto scuoiato… ed immagini quelle frattaglie sparse sull’altare tinto di rosso, giusto lì, dietro quell’altra porta che divide i fedeli praticanti (del lavaggio delle mani o della pulizia dei denti) dai professionisti della divinazione…

Poi ci sono giornate in cui anche gli aruspici vengono scalzati dal trono. Sono quelle giornate in cui, all’aprire della porta, vieni accolto da un muro olfattil-uditivo, nelle orecchie l’eco di un “Who are you? Who, Who, who,who?“. Poi ti riprendi, alzi lo sguardo, e vedi li, appoggiati sul lavabo, un paio di occhialoni trasparenti, un cotton-fioc, ed un badge…. “Grissom?” … e vedi, di sfuggita, il corpo in autopsia con una bella incisione ad Ypsilon…

Infine, ci sono giornate in cui tutto questo non è che una pallida luce riflessa rispetto all’odore che proviene da dentro.

“Non varcate la Soglia!” è il monito non scritto che ti appare chiaramente in mente… “Prove tecniche di olocausto” è il sotto-monito… I più coraggiosi (o stupidi, o costretti da impellenza che dir si voglia) narrano di intere fosse comuni scoperte, stile catacombe romane con ossa sovraimpresse sulle pareti…

Benvenuti amici, è tutto intorno a voi!!!

Anzi, aggiorniamoci con i tempi: LIFE IS NOW! (despite the toilet, of course!!!! ^_^)